lunedì 28 novembre 2011

Come, come, come Nuclear Bomb! (cit)

Ciao Lettori!


Volevo scrivere di altro. 
Poi l'umore è cambiato, l'amore è espoloso, il calore del caffè con le persone che dicono cose sconvenienti e bellissime hanno deciso per me.


Sempre e per sempre, ENJOY.

Non parlo molto, non parlo male, non parlo se ci sono altri che mi parlano sopra.
Ma se vuoi con te parlo, sei mia figlia, e con te posso parlare.
Dimmi, forza, apri la bocca di rosa che ti ho regalato.
La confusione fa parte dei trent'anni, e quindi non soffermiamoci troppo su cose inutili.
I soldi non devono farti penare: ne hai, li puoi spendere, li puoi nascondere e moltiplicare.
Con il lavoro, te l'ho insegnato: alzarsi presto, prendere le corna del toro, farsi sentire, tornare a casa stanca.
Molti vivono di espedienti: evitali. Giudicali, non sospendere sempre la tua opinione in nome della correttezza.
Avere un pensiero, farsi un'idea, metterla in discussione: è questo che mi scalda ancora oggi, più vecchio ma sempre capo branco. Non mi è mai mancata la consapevolezza delle mie doti, e non è un male avere fiducia, crederci, andare avanti orgogliosi e fieri. La testa alta è un dono di natura, tu ce l'hai.
Come scusa? Ti crea problemi questo carattere di merda che ti ho passato? Ah, eh, uh. E' vero, hai ragione, non ti ho avvertita. Essere i più forti in circolazione è difficile, l'invidia ti si attacca, e i gradassi vogliono farti male. L'unica via di scampo è essere esemplari. Fare silenzio. Non parlare più, e fare figli.

Colonna sonora consigliata: http://www.youtube.com/watch?v=y7Gee3THtb8

sabato 26 novembre 2011

Before The War Began

La mia depressione è una cosa contro la quale non hai potuto combattere.
So che mi hai amata prima, molto prima, al parco con la bici quel pomeriggio di ottobre del 1998.

'Ciao Susie!'
(Ciao ragazzo più fico della scuola) 'Ciao Mark...'
'Cosa fai? Sei sola?'
(Chi non lo è..) 'Sì, ma sto tornando a casa, è tardi, mia mamma mi aspetta.'
'Ti accompagno. Ti accompagno a casa se ti va.'
(Cavolo, se lo sapessero le mie amiche..) 'Mah, ecco, sì, cioè.. se vuoi sì. Ma non è lontano eh'

La mia depressione esisteva già allora: in quel pomeriggio colorato di arancione, nelle nostre bici trascinate lente, nei nostri passi lenti, in un amore lentissimo. Quintali di pazienza, dedizione e assiduità sul nastro trasportatore della nostra adolescenza. Non riesco a ricordare, forse puoi farlo tu: quanti segreti ti ho rivelato, quante parole mi hai insegnato. Le sigarette smezzate, gli hamburger divisi, le coche succhiate dalla stessa cannuccia. Io maionese grazie, tu solo ketchup lo so. Un walkman, un paio di cuffie, le tue canzoni orribili al posto delle Wanna Be's Spice Girls. 
Io commerciale come un mall made in USA, tu proteso verso l'infinito e oltre.

Eppure ci siamo amati, io e te. Adorati come una Madonna sanguinante, un Budda sorridente, un Cristo divinamente sofferente. Ti ho voluto accanto, ti sei messo sopra, sotto, di lato. Ogni posizione, ogni abbraccio, ogni pomeriggio del tempo insieme. Famelici e dolci. Sudati, ansimanti, sussurranti, dormienti alla fine.

La mia depressione sonnecchiava poco lontano, in esilio ma forte. E' tornata prepotente, rabbiosa, livida. Il freddo della Siberia l'aveva temprata, noi soli non avremmo potuto vincerla.

E' finita con molto dolore, più tuo che mio. Non capivi, non sapevo spiegarti.
'Dimmi cos'hai, dimmelo.'
(Soffro quando vivo) 'Non lo so, non lo so, non lo so.'
'Ti voglio aiutare, sono qui, ti voglio aiutare'
(Sei inutile, vorrei morire) 'Lo so, lo so, lo so.'
'Non ce la faccio così però.'
(Vattene, finalmente Cristo vattene) 'E' finita, starai bene, starò meglio.'

Mark, ci è mancato il lieto fine, ma se ci pensi abbiamo avuto tutto il resto.
Con amore,
Susie

martedì 15 novembre 2011

Put A Wetsuit On.

Mio figlio si chiama Ettore. Ha due fratelli, e un padre. Riassumendo, sono circondata da tre orchi e un principe.

Ettore è l'orco venuto per primo. Oggi ha tre anni, a gennaio saranno quattro. E ha imparato la differenza tra maschi e femmine al nido: le bambine sono rosa, i maschi azzurri. Fine della storia, grazie Ettore, sei il mio eroe. Gli piacciono la palla, e i calci. Se sommo le due cose, potrei iscriverlo a calcio tra qualche anno.

Gabriele è il secondo. Quello che sta in mezzo, un orco poco più piccolo e gracile di Ettore. Ma sempre un orco. Inutile dirvi chi sia il suo idolo: il fratello maggiore. Si picchiano senza ferirsi (quasi mai), forse sono ancora di gommapiuma. Forse si curano i graffi tra di loro: odi et amo nella stanzetta della nanna. Chissà.

Il terzo è Luca. Uca, per i fratelli. Principe, per me. Dopo due urlatori, ci è uscito un piccolo Lord col silenziatore. Se non fosse che lo allatto, non mi accorgerei di averlo messo al mondo. Ma non mi illudo, potrebbe essere la classica acqua cheta. E poi i fratelli orchi lo trascineranno nel delirio quotidiano senza troppe smancerie.

Il quarto uomo, come nel pallone (mi sembra), è a bordo campo. E' l'orco più importante della mia vita. Si chiama Amore, e mi fa ballare ogni sabato pomeriggio mentre i tre ci guardano imbambolati su questa canzone. PUT A WETSUIT ON / COME ON / COME ONE.

Tutto questo si chiama immaginazione.




sabato 12 novembre 2011

The Wind's Daughter

Ciao lettori!

Vi tremano i polsini al pensiero di anni di rincari/sangue/sudore per non farci prendere a cinghiate dalla BCE e dal New Kid on The Block Dragone Mario, o siete tra quelli che festeggiano l'uscita di scena del già Biscione Fininvest/Publitalia/Standa/Milan, e pensate che adesso tornerà il sereno in un battibaleno come quando volavano i Nostri Oh Mini Ponies?
Bene: in entrambi i casi, fregacazzi (trad: Non mi interessa molto).

E' il momento delle storie.
State seduti, leggete, andate a ballare stasera.

Comme toujours, Enjoy!

Quanto sei sconveniente, quando ti agiti in quel modo. Sai che mia madre non lo sopporta cazzo.
Tua madre non sopporta neppure il caldo d'estate, ecco perché le abbiamo regalato quel condizionatore. A tutto c'è una soluzione, chiamami Mrs Wolf.
Mi ha chiesto se voglio incontrare la figlia della sua amica, quella bona, che parla senza alzarela voce in pubblico e fa la dentista.
Tua madre ha fiuto per le occasioni della vita. Sulla carta sembra un ottimo partito. Se vuoi facciamo shopping per trovarti una giacca decente per il primo appuntamento.
Sei scema forte.
Tu non puoi volere che ti risponda seriamente, altrimenti poi dovrei sciacquarmi la lingua col sapone per una settimana.
Cosa vorresti dire?
Lascia perdere genio.
Dimmi cosa pensi, avanti. E non attaccare con le stronzate.

Penso che tua madre sia incapace di volerti bene, e che sia fastidiosa in silenzio, figuriamoci parlante.
Penso che non solo non mi sopporti, ma molto più semplicemente nutra nei miei confronti quella che un dottore bravo definirebbe 'astio atavico per ragazza fica che fa all'amore con il figlio eletto senza preoccuparsi se la piega regge l'amplesso'.
Penso che non mi stia mai ascoltare, e che non faccia niente per fingere di farlo.
Penso che lei pensi che questa cosa mi procuri frustrazione, visto che sono cordiale come un paggetto ogni volta che mi ringhia cortesemente contro.
Ed infine penso che ognuno ha i genitori che il caso gli attribuisce, ma le fidanzate che si sceglie.
Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti, non esitare se necessiti.

Questo era un discorso serio?
Ammazza! Ho elencato per punti, non mi sono dilungata, e ho mantenuto un tono neutrale, per non lasciare che le emozioni intaccassero il mio eloquio.
Mettiamo il caso che ti chieda di fare qualcosa per "andarle incontro". Cosa faresti?
Innanzitutto non fare " "con le dita quando parli. Mi irrita, mi ricorda tua madre. Secondo poi, non rischieresti mai così tanto.
Cosa intendi?
Che ti farei lo scalpo, sacrificherei le tue interiora al dio Sole, e lascerei che il resto si decomponga al suolo.
Non faresti nulla, quindi.
Forse non mi sono spiegata bene. Ti farei male, prima di lasciarti assalire dalle iene ridens.
Non ci credo. Sei ragionevole, intelligente, e mi ami.
Smetterò di amarti prima o poi, e allora puf!, potrò massacrarti senza rancore.
Perchè eviti il discorso? Perché cazzeggi? Perché non ne possiamo parlare?
Perchè non sto con te per capire come/quando/dove evitare di ferire tua madre, e farlo non mi renderebbe migliore, ed essere migliore non aggiusterebbe il problema che hai con la tua progenitrice. Se vuoi ti tengo la mano prima di entrare quindi, ma non ho nessunissima voglia di litigare al posto tuo.
... ... ... ...
Sei ancora innamorato o stai pensando alla dentista tutta calda mh?
Sei scema forte, ma hai ragione. Vieni qui va'.

FINE

mercoledì 9 novembre 2011

TOUGHER THAN THE TOUGHS

Amore, vuoi un suggerimento? Sparami. Un colpo solo; non devi maciullarmi, solo uccidermi. Ti sei infatuato di una cagna, una mistificatrice, una meretrice 2.0. Lasciami perdere, non ti merito, e, per quanto ti è concesso sapere beh… magari nemmeno ti voglio. Mi hai fatto il solletico, forse te l’ho permesso senza neppure accorgermene, ma lo sappiamo bene che there’s no direction home for us.

Se preferisci distrarmi, prima di spararmi, possiamo chiacchierare del tempo, dell’efficacia del 4 4 2, dello sbarco dei pinguini su Marte. Dimmi tu, argomento a piacere. Tanto lo sappiamo che non è il cosa, ma il come che ci interesserebbe. Sì, ti ho visto mentre ti facevi i cazzi tuoi. La tua vita mi sembra tranquilla, serena: il tuo futuro con compagna, cani, figli e amici è una cosa seria. Approvo, se è la mia approvazione che stiamo cercando ora. Ehi ehi ehi, non ti irritare eh!, sei tu che non mi vuoi parlare qui. Io sono ferma, un corpo unico scolpito nel marmo carrarese, un blocco silenzioso. Non ho parole, anche se è difficile crederlo. Mi hai preso alla sprovvista, è vero, ma ho sempre un sacco di cose da fare prima che qualcuno le faccia per me.

Sono indisponente, hai ragione. Ma danno sempre a me la parte dell’insensibile, come succedeva a Clint Eastwood. Ecco perché non elencherò le mie infinite qualità nascoste, se per caso te lo stai chiedendo. 
Non accadrà mai, e non per colpa mia. Però potremmo rimanere amici, scambiarci gli auguri a Natale, sorriderci. Non mettermi il muso su. Io  mi innamoro solo dei condottieri, dei guerrieri, e dei ricchi sfondati che mi fanno vivere negli Hampton. Magari nella prossima vita ci incontriamo prima, ci capiamo meglio, e non ci lasciamo scappare. Sarebbe bello sì, hai ragione anche in questo caso.

venerdì 4 novembre 2011

DICE.

Si dice che ci siano degli unicorni che stanno volando sopra le vostre teste, nonostante la pioggia.
Si dice che siano quattro, e che il battito delle loro ali stia alzando il vento.
Si dice che il più anziano tra loro, JAMES I, abbia un messaggio da consegnare al mondo.
Si dice che il più bello tra loro, CHRISTOPHER, abbia un messaggio da consegnare al mondo.
Si dice che il più intelligente tra loro, CLAUDE, abbia un messaggio da consegnare al mondo.
Si dice che il più coraggioso tra loro, FRANCES, abbia un messaggio da consegnare al mondo.

Il mio vicino di casa, che non crede alle favole, dice che si chiuderà in casa stasera, e non guarderà il cielo. Fa male troppa fantasia, fa male. Dice il mio vicino di casa.

Il mio fidanzato, che mi ama nonostante il nonostante, dice che me ne cattura uno. E lo tiene per il matrimonio. Il nostro. Così risparmiamo sulla macchina e l'autista.

La mia amica, che ha un po' di problemi economici, dice che è fico che siano quattro, gli unicorni. Perchè portano fortuna, e quindi stasera quadruplo culo.

Mio padre, che mi ha sgridato come nessuno mai, dice che non sa perché mi abbia pagato gli studi.

Mio fratello, che cresce senza sosta e mi commuove ad ogni sosta, non dice niente. Gli rubo le parole.

Mia madre, che si preoccupa sempre troppo, dice il telegiornale forse ne parlerà stasera.

Stasera, in ogni caso, trovate qualcosa da fare. Che agli unicorni ci penso io.