lunedì 29 gennaio 2018

Commitment

Ciao lettori,
buona lettura (anche se non è una storia e non c'è un racconto ihih).

***

UUUUUH.
Sapevo bene che se avessi deciso di confidare a Mr Penguin quello che avevo sognato, mi avrebbe rigirata e rigirata e rigirata ancora. Un frullatore, senza pale e immobile, con lo sguardo fisso, non verso un punto dietro le mie spalle, a cercare l'orizzonte, ma puntato sui miei occhioni miopi.
Madonna l'ansia che genera quello sguardo, non sto neppure a dirvela.

Ebbene, dicevo, lo sapevo, ma ci ho voluto provare. L'ho in un certo senso sfidato sul suo campo, vedere se qualcosa l'avevo imparato. Andavo persino fiera di quanto fosse stato facile, da sola, capire cosa e perché avessi sognato qualche notte avanti.
Pufff!, invece, pufff! Un buco nell'acqua, un tonfo in un lago, un tuffo da 10 metri in mare aperto. Gli è bastato ascoltarmi, ascoltarmi per il tempo necessario intendo, cosa che non riesce quasi a nessuno ormai, avere pazienza e poi lanciare la bomba nell'oceano che gli ho aperto davanti.

E così, dopo tante mattine passate a navigare con sempre maggiore sicurezza, accarezzando le onde molli sotto di me, oggi mi sono riscoperta fragile, di cristallo come quelli di Boemia, ma per motivi prima sconosciuti.
Il mio sogno era davvero facile da interpretare, mi è sembrato addirittura che il mio inconscio volesse spingere a galla qualcosa che non poteva più stare lì, sotto strati di logica, riflessioni guidate, pensiero razionale, calcolo. Così ha inscenato un teatrino semplice, ma con un significato che mi ha sorpresa.

Non posso raccontare di più, lo capite da voi, è personale e questo blog non serve per farvi i cazzi miei. Ma se, dopo così tanto ma tanto tempo, sento il bisogno di scrivere di questa emozione fortissima provata stamattina, penso una ragione ci sia.

Oggi, da quando ho iniziato questo viaggetto accompagnata, ho trovato molte risposte a tante domande che non pensavo neppure mi sarei mai arrivata a fare. E nella catena delle cose che accadono, delle cause e delle conseguenze che corrono su fili striminziti che potrebbero spezzarsi per sempre, oggi ho provato quelle emozioni che solo un cuore sincero e leggero riesce a lasciar fluire.
E' stata una mattina indescrivibile, che non voglio raccontare, ma che vi auguro di vivere prima o poi. Sentirvi pronunciare parole importanti con la serenità di quando giocavate in giardino a 5 anni e la vita non era un dovere, una scadenza, una bolletta, una rata del mutuo, una relazione fallita.

Oggi ho stretto il mio cuore tra le mani senza soffrire.

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