Dice una: "Berlusconi non è la malattia, ne è il sintomo. I malati siamo noi".
Noi, cioè io + voi, et viceversa, se eliminiamo il mio ego per un secondo.
Vero, lo credo anche io, che non mi sento malata affatto, anzi.
Vorremmo essere come Lui. Cioè: ricchi, potenti, influenti, casanova, galanti e così simpatici.
E quindi lo votiamo. Idolatriamo il nostro leader, lo adoriamo come le masse adoravano Freddy Mercury, o Jimmy Hendrix, o i Fab4. Volevamo i lustrini delle sue tv, e adesso vogliamo i sederi delle (sue) veline. Dacci tutto quello che è tuo, e ti voteremo ad infinitum.
Aspettiamo il prossimo miracolo, e nel frattempo incipriamoci il naso che in tv, si sa, poi la pelle luccica sotto i riflettori.
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