La mia depressione è una cosa contro la quale non hai potuto combattere.
So che mi hai amata prima, molto prima, al parco con la bici quel pomeriggio di ottobre del 1998.
'Ciao Susie!'
(Ciao ragazzo più fico della scuola) 'Ciao Mark...'
'Cosa fai? Sei sola?'
(Chi non lo è..) 'Sì, ma sto tornando a casa, è tardi, mia mamma mi aspetta.'
'Ti accompagno. Ti accompagno a casa se ti va.'
(Cavolo, se lo sapessero le mie amiche..) 'Mah, ecco, sì, cioè.. se vuoi sì. Ma non è lontano eh'
La mia depressione esisteva già allora: in quel pomeriggio colorato di arancione, nelle nostre bici trascinate lente, nei nostri passi lenti, in un amore lentissimo. Quintali di pazienza, dedizione e assiduità sul nastro trasportatore della nostra adolescenza. Non riesco a ricordare, forse puoi farlo tu: quanti segreti ti ho rivelato, quante parole mi hai insegnato. Le sigarette smezzate, gli hamburger divisi, le coche succhiate dalla stessa cannuccia. Io maionese grazie, tu solo ketchup lo so. Un walkman, un paio di cuffie, le tue canzoni orribili al posto delle Wanna Be's Spice Girls.
Io commerciale come un mall made in USA, tu proteso verso l'infinito e oltre.
Eppure ci siamo amati, io e te. Adorati come una Madonna sanguinante, un Budda sorridente, un Cristo divinamente sofferente. Ti ho voluto accanto, ti sei messo sopra, sotto, di lato. Ogni posizione, ogni abbraccio, ogni pomeriggio del tempo insieme. Famelici e dolci. Sudati, ansimanti, sussurranti, dormienti alla fine.
La mia depressione sonnecchiava poco lontano, in esilio ma forte. E' tornata prepotente, rabbiosa, livida. Il freddo della Siberia l'aveva temprata, noi soli non avremmo potuto vincerla.
E' finita con molto dolore, più tuo che mio. Non capivi, non sapevo spiegarti.
'Dimmi cos'hai, dimmelo.'
(Soffro quando vivo) 'Non lo so, non lo so, non lo so.'
'Ti voglio aiutare, sono qui, ti voglio aiutare'
(Sei inutile, vorrei morire) 'Lo so, lo so, lo so.'
'Non ce la faccio così però.'
(Vattene, finalmente Cristo vattene) 'E' finita, starai bene, starò meglio.'
Mark, ci è mancato il lieto fine, ma se ci pensi abbiamo avuto tutto il resto.
Con amore,
Susie
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