venerdì 16 novembre 2012

La felicità non si desidera, si costruisce

Ciao Lettori Cresciuti.
Condivido con voi una sensazione molto femminile. Suppongo femminile, poiché  non essendo un uomo non vi so dire con certezza assoluta.

Enjoy the Calma e Mani Calde.


Vorrei che tu, in un tempo adeguato e senza fretta, riuscissi a farti esplodere, per lasciare che il mondo possa assaporare il tuo profumo di burro dolce spalmato sul pane alle otto di ogni mattina.
Vorrei che tu mi chiamassi per nome un giorno, per ascoltare il suono della tua voce adulta che mi cerca come fa ora tra le casse del supermercato.
Mi piacerebbe capire, se me lo permetterai, quanta importanza ha per te il colore del sole riflesso sulla neve, specchiato nelle onde calme dell'oceano su a nord, in quello spicchio di paradiso che ti ho fatto conoscere una primavera di tanti anni fa, e che si chiama Bretagna.
Sono quasi certa, Vivienne, che mi faresti sorridere come tuo padre quando, credendosi molto divertente, mi imita mentre lava i piatti, controllandoti i risultati delle equazioni.

Mi sei venuta bene e mi chiedo quanto merito sia mio, quanto quello dell'uomo che mi ha trovata vagabonda e un pelino agitata una sera per caso, quanto quello di tua nonna, che ti ha salvata durante le mie crisi di pianto e vomito. Ti ho sempre desiderata molto, mai troppo. Sono stata stranamente e sorprendentemente equilibrata di fronte a te, eri docile e rilassata. 

Ricorderai come tuo padre ti portava a spasso: stretta al suo petto, ma rivolta verso la strada dinnanzi a te. Lo amo Vivienne, darei la mia vita per lui, e spero un giorno anche tu ti troverai di fronte ad un uomo dal quale potresti stare molto lontano eppure estremamente vicino. 

E' stato complicato sistemare tutto per noi: prima  che arrivassi tu, mentre e dopo. 
Ma insieme abbiamo avuto una folgorazione, la notte che decidemmo il tuo nome.
"Se ci esce femmina, stavo pensando a Vivienne"
"..."
"Non ti piace?"
"Ci sto pensando"
"..."
"Ok, Vivienne"
"Sicuro?"
"Non chiedermelo due volte"
"Grazie"
"Tanto sarà maschio"

Tuo padre all'inizio ci ha messo un po' ad abituarsi. Il tempo di notare, un minuto dopo che ti aveva  fra le braccia, che avevi i suoi occhi.

Auguri piccola,
mamma e papà

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