Ciao XXX (inserite il nome/cognome del ragazzo in questione),
mi piaci.
Cioè tu, e non un altro. Lo so, non ci credi eh? Cazzo neppure io. Io, che uso prepotentemente il pronome personale soggetto sebbene la mia lingua madre ne consenta l'omissione. Io, che in questo momento mi sento un po' Vasco che biascica 'una canzone per te/ non te l'aspettavi eh'. Io, che ho tanti pregi piccolissimi, e qualche difetto gigantesco.
Adesso non esaltarti, non sollevarti dal suolo, non assumere l'espressione di Rafa Nadal con lo slip Armani.
Ma ti prego, non ti allarmare neppure. Non ho armi con me, la cavalleria non ha ancora passato le Alpi, e (volendo) riesco a essere gentile. Cortese, come l'amor. Dolce, come lo Stil Novo. Certo, sarebbe una forzatura, e dopo qualche tempo la bestia ringhierebbe dietro la gabbia rosa confetto. Però, bel ragazzo, è a quel punto che ci potremmo divertire insieme. Tu educato, mentre mi apri la portiera della Mustang. Io spaziale, saltando pie' pari nella prima pozzanghera a disposizione. Splash! 'Miiiiii Madda, mi hai sporcato perbacco' / 'Dai che così sembri Pongo della Carica dei 101. Abbaiami grrrrrr ;)'.
Come? Cosa dici? Che cosa mi piace di te? Vanesio! Non lo so, non ho una lista con me. Sei interessante, ma non come un documentario di Alberto Angela. Sei buffo, diversamente da Mister Bean. Sei anche caruccio sì, a tratti arrapante proprio. Però sempre meno di Rafa Nadal in mutande, chiariamoci.
Non arriverò mai a fare QUESTO per te. Ma in fondo neppure tu giocherai mai agli Australian Open.
Ci vediamo in giro / ci sentiamo / ci chattiamo (scelta opzionale). Ciao!
NB. A questo punto, care ragazze con le gonne, avrete fatto il primo passo. Se vi toccherà compiere anche il secondo, significa che non c'è corrispondenza di sensi amorosi. Mettetevi un bel vestito, rotolatevi nel fango pensate a Nadal.
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