martedì 27 aprile 2010

massimiliano

Raccogliendo le cose che spargo per terra, mi accorgo di aver dimenticato sul pavimento oggetti e libri da tempo. Non mi lego a niente, se non a qualche foto di mio fratello che, non so perché, rappresenta il legame più forte con le mie origini. Sarà il fatto di essere nati dalle stesse persone, ma essere cresciuti diversi: mi affascina. Credo che tutti dovremmo avere un fratello (o una sorella), possibilimente più di uno (una). E' un esercizio di sopravivenza, e amplifica l'amore che riusciremo a provare nel corso della nostra vita. Personalmente osservo come il mio (di fratello) stia diventando grande. E', anche questo, affascinante. Ti abitui a sentirlo gattonare e piangere per una sberla ben assestata (eheheh), sai come mettergli paura di notte prima di farlo addormentare, inventi ninnanne stupide in finto inglese, lo deridi per il primo brufolo, gli rubi le lamette per depilarti, gli scaldi piadine pre allenamento, e gli sbirci nel cellulare per sapere quello che non ti vuole dire.
Un universo in movimento, diverso dal tuo. Amore in espansione, di quelli che non ti spieghi.
Non siamo speciali, ma qualcuno è speciale per noi. Questa è la cosa affascinante.

venerdì 16 aprile 2010

alla larga

Lettera aperta a chi, non avendo coraggio di stare meglio, preferisce sfraccassarmi la vita che mi rimane da vivere lagnandosi.

Non è una questione di antipatia, è una cosa personale. Nel senso che personalmente non sopporto il lamento condito di ironia, humor, battutine, risolini, stizzolini, pacche sulle spalle.
Stare male è una cosa seria. Provare disorientamento e delusione, schifo e depressione, dolore fisico e mentale: questo lo comprendo.

La tolleranza zero è per i codardi che vorrebbero farsi quattro risate con me, semplicemente per dare colore alla loro vita sfigata. Per chi non trova il modo di darsi delle risposte, chi non sceglie, chi temporeggia, chi finge buonumore e simpatia sopra una montagna di tristezza.

Statemi alla larga, non ho pietà per voi.