domenica 15 maggio 2011

And People Say Our Babies Are Walking This Town (cit.)

Siamo forti. E ce la possiamo fare. E lo faremo insieme.

Saremo cattivi coi cattivi, animati dal medesimo sdegno verso i codardi ingentiliti dal marketing. 
Amorevoli con gli umili. Coraggiosi contro. Amanti instancabili. Soldati dalle spalle larghe, in fila per il rancio, pazienti dopo la battaglia. Masticheremo tabacco, fumando col nemico conquistato ma non umiliato. 

Il nostro inizio sarà fragoroso. E sarai sbalordita. E sarò colpito a morte. E ti avvicinerai, guarendomi col pensiero. Trovato il varco, sarà l'ora dell'amore condiviso. Vigoroso, insaziabile, stoico.

Non ci faremo favori, non troveremo compromessi, faticheremo. 
Ci aspetteremo molte volte in silenzio. Braccia conserte, gambe penzoloni sul molo, piedi nudi a filo d'acqua.
Tirerà vento, il sole sarà una palla rossa dietro la linea dell'orizzonte, la pelle scottata, il mare salato pronto per il nostro battesimo. Da quel momento saremo due, e questo lo chiameremo 'amore'.

Non ci muoveremo sempre l'uno verso l'altro, non tracceremo la retta via per i nostri figli, e ci perderemo anche. Non sapremo cosa fare, ci lasceremo. Sfiniti, deporremo fucili e corde. 
Da soli sopravviveremo meglio. Bacche, acqua fresca, mirtilli. Non dovremo pensare l'uno all'altro, e saremo felici. La solitudine rinvigorirà un sentimento che credevamo svanito. Persi, ci ritroveremo. Sbattendo l'uno contro l'altra, nella notte ci riconosceremo. Ci saluteremo cortesi, e avremo due strade a quel punto.

Lasceremo perdere, e proseguiremo.
Uno di noi sarà migliore dell'altro, e dirà 'Finalmente posso dirtelo. Scusa'.

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