lunedì 15 luglio 2013

Le monde du Valerio

Ciao lettori.

Saltiamo i convenevoli e gettiamoci nelle braccia dell'amore con tre emme.

Enjoy tante belle cose.


La famiglia del mulino bianco esiste e io l'ho vista e adesso vi rendo partecipi di un'esperienza ai confini dell'umano ma sempre dentro le cerchia dei bastioni milanesi.
Seguitemi.
Siamo in una città a caso, dove l'estate è calda e afosa e manda la quasi totalità dei cittadini fuori di testa: del tipo che la gente parla da sola anche se in compagnia, la gente si fa le foto per instagram davanti al gelataio, la gente usa i cancelletti # per dirsi le cose e la gente mette i pantaloncini molto corti e poi cammina tentando di tirarseli giù perché gli esce uno smile di bside.
In questa città ci sono anche io, che me la racconto sempre tanto, tra la voglia di andarmene e la paura di andarmene.
Improvvisamente, in questo angolo di cose che accadono che potete tranquillamente chiamare 'vita di tutti i giorni', un trio si palesa davanti ai miei occhi. Lui, lei, il figlio di forse 3 anni che potete altrettanto tranquillamente chiamare Toro Scatenato. In realtà il pupo fa Valerio di nome, ma se leggerete fino alla fine converrete avec moi.
Valerio ha fame, è ora di pranzo per tutti certo, ma per lui di più.
Oltretutto è un bimbo multitasking: emette suoni udibili dalle balene ancora vive laggiù nel mare dei giapponesi, calcia come Le Roy Michel quando era magro, usa le mani come Diego Armando, vale a dire senza che nessuno se ne accorga se non con un rallenty.
La cameriera, è evidente, gli farebbe fare un giretto in cucina per passarlo al cuoco: Torello grigliato per tutti, chef. La mia amica strabuzza gli occhi quando Vale (ormai avrete perso confidenza anche voi) decide di mandare tutto in vacca e fare un festino al tavolo con un cane che si è accucciato inconsapevole sotto la sua sedia. Al grido di 'Cane bau', Vale gli lancia una raffica di pane misto pasta in rosso e, why not!?, due linguine al pesto di mamma. Cane Bau all'inizio se la ride, poi si scansa: Valerio piange, il mondo ce l'ha con lui.
Non è un caso che non abbia mai citato mamma e papà di Valerio, le due comparse. Forse ci sono abituati, forse lo trovano simpatico, forse non è figlio loro, ma fatto sta che non reagiscono al minimo stimolo di questo bambino tanto bello quanto vivo e vivace.

Poi accade: incrocio lo sguardo di Valerio, e sono finita.
Vuole giocare con me, e mi si stringe lo stomaco a dirgli 'No guarda Vale', c'ho da fare'.
Così rispondo alle sue urla, gli prendo le manine, gli lancio del pane pure io. E scopro che il mondo di Valerio è fantastico. Ha il sapore della farina e del cioccolato, è fresco come il gelato alla vaniglia, è soffice come il pandispagna e profuma sempre di terra o sabbia mista a qualcosa. E' un caos totale, i rumori si sommano ed è difficile sentire le voci dei grandi quando senti le balene nipponiche nelle orecchie. E' infiocchettato a festa ogni giorno, anche se è lunedì.
E ha una colonna sonora dolcissima, per il pisolino delle 15.30  ***For Your Precious Love***.

Valerio è un Toro Scatenato, ma lo eravate anche voi. Almeno spero.

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