giovedì 21 novembre 2013

UN FIGO E' X SEMPRE

Ciao lettori

Se avete prestato un po' di attenzione, sapete già di cosa scriviamo oggi: "abbiamo una storia d'amore niente male", she said. Però vi avvisiamo: se non siete predisposti, c'avete i problemi, vedete tutto grigio perché dopotutto è autunno e il buonumore non si gratta dai muri, non leggete oltre. 

Enjoy Il figo accanto a voi.


Mi è scoppiato il cuore e non me ne sono accorta fino a che il sangue non ha preso a scendermi ancora abbastanza fluido dalle orecchie. Mi sono toccata con cautela, e ho avvertito la sensazione di avere qualcosa che occludesse il timpano, e ho sorriso dolcemente all'amica che mi osservava un po' spaventata. "So cosa sta accadendo, continua a bere il tuo succo al mirtillo, è tutto sotto controllo, davvero".
Dicevo che mi è scoppiato il cuore, e adesso mi trovo con milioni di schegge luccicanti sparpagliate lì, dove batteva il muscolo più citato nelle lettere d'amore. Le vedo di notte, quando mi corico, perché brillano costanti e piccolissime, tracciando la mappa del mio corpo sotto le lenzuola. Unisco i puntini, e disegno i confini dei piedi e delle gambe, salendo verso la taverna dell'amore, calda e accogliente, appoggio le mani sulla pancia e poi finalmente stanca mi addormento.

Nel mondo so stanno accadendo fatti raccapriccianti, non sono disconnessa con la realtà e se mi chiedono un'opinione sulla candidatura di Matteo Renzi so di cosa si sta parlando in sala. Non ho lo sguardo inebetito, e non scambio i calzini più di quanto non sia abituata a farlo in generale. Non troverete farfalle nel mio stomaco, e non mi perdo in un pensiero stupido ghignando tra me e me sul tram. Non chatto con le amiche per raccontare aneddoti, e, infine, non sono tormentata ma felice.

Questo si è presentato senza bussare, e gli ho aperto con il dentifricio sul colletto della camicetta che stavo giusto per cambiarmi.
Scusa, ti disturbo?
Starei uscendo.
Sì ma la mia domanda era un'altra. Ti disturbo?
No, allora no, non mi disturbi affatto. Vuoi vendermi un'enciclopedia come si faceva quando eravamo piccoli?
Voglio che ti innamori.
Oh Cristo. Ma sai che ore sono? Sono le ore che "è tardi". Ripassi all'ora di cena che di solito sono abbastanza libera a quell'ora?
Eh dai, ripasso! Ma con chi credi di avere a che fare?
Non fare l'arrogante, non sta bene. Sei così carino.
Carino?
Sei così figo.
Quindi?
Quindi cosa? Che vuoi ancora?
Ti canto una canzone.
Oh Gesù, i vicini si lamentano del rumore poi.
Ti dedico un album.
Mi piacerebbe, ma voliamo bassi.
Ti porto ad un concerto, e ti lascio ballare dove non potresti.
Cioè dove?
Al mio fianco.
Vabbe' Mandrake, adesso ti devo proprio lasciare. It's late and "the traffic was a state".
Mi hai appena citato.
Lo so, io so chi sei. E ti ringrazio, perché non capita tutti i giorni di avere diciassette anni, emozionarsi, canticchiare ritornelli e ciondolare senza propensione per il ballo. Hai già fatto tanto, e non credo tu possa fare altro.
Quindi eri già innamorata prima che bussassi.
Cotta marcia da fare schifo, ma devo darmi un tono al mattino. Te l'ho detto: ripassa stasera, ci mangiamo una pizza e ballo sul letto fino a che sorge il sole e domani sarà un altro giorno. Love ya Alex.

***Concert of real teenaged love***




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