giovedì 2 gennaio 2014

These Are Our Glory Days

Ciao lettori

ELLE come leggerezza.
Soundtrack suggerito Dancing and Singing on U.S. Navy Weapon > aka Make Love Not War

Enjoy Adorable Smiles ogni tanto.


Chiamo il mio amore all'ora di pranzo, perché tanto lo disturberei comunque a qualsiasi altra ora.
Scelgo di interrompergli la digestione appena iniziata, stroncargli l'abbiocco, parlargli quando non riesce a rispondermi perché sta masticando ed è troppo educato per farlo con la bocca piena.
Sono di buon umore: mi sono comprata un vestito 100% poliestere verde e fucsia, con uno scollo sulla schiena profondissimo, lungo fino alle caviglie, con le maniche larghe da fata della foresta, che non indosserò mai. Sto cercando dei sandali da abbinarci in ogni caso, perché lo so che le altre fate della foresta sono sempre agguerrite e stanno sempre a guardare come sei vestita.

Ciao amore, che fai?
Mangio.
Che mangi?
La pasta avanzata ieri.
Madonna no, buttala, faceva schifo.
Già finita e per il momento niente bolle sul palmo della mano.
Senti comunque volevo ricordarti di chiamare quel tuo amico per...
Ah sì, volevo dirti che ho risolto.
Dai!? Come?
Lasciando perdere. Ci ho ripensato e mi è venuto in mente che possiamo provare a fare da soli.
Ahahah, divertente. Chiamalo per favore, so come finisce questa storia altrimenti, ascoltami per favore.
Non dici mai per favore due volte di seguito.
E' perché ti voglio raggirare senza darlo a vedere.
Non ti viene naturale, la cosa del non darlo a vedere.
E' perché mi agito, e dopo l'agitazione solitamente segue l'ira.
Sempre malcelata.
Ecco, ora sono incazzata infatti.
Se me lo richiedi gentilmente comunque lo faccio.
Cosa?
Chiamare il mio amico.
Mah...
Dai, sii gentile.
No no, lascia perdere. Gli ho appena mandato un messaggio su whatsapp, faccio io, easy.
Ma hai il suo numero?
Non ti so raggirare maaa so controllare il tuo cellulare mentre dormi.
E lo fai per prendere i numeri dei miei amici?
Ma no! Leggo due o tre chat con nomi femminili un po' esotici tipo Debby e Veruska, controllo qualche foto che fai in giro, apro facebook e conto gli I Like, stalkero l'ultima bagascia che ti ha invitato a prendere un caffè per parlare di lavoro, e solo alla fine mi ricordo cosa devo cercare: il cell del tuo amico.
Stiamo ancora scherzando, vero?
Paura eh.
Stiamo ancora scherzando, vero?
Mmm...
Non te lo richiedo una terza volta...
Stai calmo babylove, ovvio che facciamo per finta. Eccetto...
Le bagasce.
Bravo, quelle sono vere e ovunque oh.
Con una ci ho appena pranzato.
Ma non ti eri finito la pasta di ieri?
Eheheh.
Stiamo sempre scherzando, mh?
Paura eh.
Piantala, tu non sei divertente.
Ahahah, Veruska dice il contrario.
Perché la paghi, io sono for free e dico la verità. E' il motivo per cui mi ami.
Perché vieni via gratis!?
In tempo di crisi, ci sia innamora per un niente. Facciamo che ci sentiamo dopo, ok?
Sì.
Bueno.
Ah aspetta...
Cosa?
Ti saluta Veruska.
Dalle un bacio da parte mia, ma dille basta coi selfie nel nostro bagno, grazie.
Ahahah.

Il problema che abbiamo è che ci si è rotta la lavatrice il 30 dicembre e il tecnico non verrà prima del 10 di gennaio, quindi ragazzi se qualcuno ha buone mani e stomaco forte ci chiami: gli cuciniamo una cenetta coi fiocchi che solitamente finisce metà nel tritarifiuti, ma siamo simpatici.





2 commenti:

  1. "Chiamo il mio amore all'ora di pranzo, perché tanto lo disturberei comunque a qualsiasi altra ora" + "In tempo di crisi, ci si innamora per un niente" vado ad aprirti pagina di wikiquote. S.

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    1. Grazie Sara! Ti ripagheremo in... beh, ti vogliamo bene dai :)

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