lunedì 20 settembre 2021

Una banalità che merita di essere sostenuta (zzz)

 Ciao lettori,

un racconto sul sonno estivo, di cui sono diventata esperta nazionale, livello Pro. Contattatemi in privato per consulenze.

Buona lettura,
Maddalena (obissi)


Proviamo a rilassarci sempre, negli attimi delle giornate che ci raccontiamo esser state frenetiche, senza sosta, rocambolesche, faticose. Il tentativo è tracciare un perimetro oltre cui poter riposarci. Per questo il lunedì mattina aspettiamo il venerdì sera, dicembre è un buon mese per chi ha due giorni di ferie pagate tra Natale e Capodanno, e l'estate è un luogo nostalgico, e quindi magico, in cui ventenni con abbronzature omogenee si spalmano ancora olio di jojoba su spiagge bianche e deserte, in barba ai melanomi che sarebbero stati.

C'è chi poi, più tenace e probabilmente facoltoso della media nazionale, trova spazi di relax anche in autunno, grazie alla pratica inventata da Instagram: il foliage. Sono persone che organizzano fine settimana nelle Langhe - lo ammetto, l'ho fatto, e, se non fosse stato per la pioggia novembrina, il rosso vellutato dei Poderi Einaudi e il tartufo di Alba mi avrebbero rilassata.

Chi ha avuto cura delle proprie giunture, tra gennaio e marzo, scia. Anche quest'attività, a mio parere, rientra nelle pratiche per riposarsi, staccare dalla routine, entrare in contatto con la natura. Queste cose così. La neve - bugiardo chi lo nega - è uno spettacolo per occhi, animo, orecchie: si sa, attutisce i rumori. La sua magnificenza, però, si esprime solo tra i monti, ancora ancora vi concedo su una spiaggia oceanica, ma di certo sappiamo bene quanto sia una piaga divina per chi abita in pianura, in città tanto quando in provincia. Due ore di candore per giorni di poltiglia.

Esiste però una cosa su tutte che, a mani basse, batte ogni invenzione, sport, abitudine alimentare, inducendo un profondo e incurante abbandono serafico di mente e corpo.

L'avrete provato sin da piccoli; qualcosa che funziona talmente bene che, appunto, continuate a fare dal momento in cui l'avete scoperta.

Serve la stagione estiva, e quella arriva ciclicamente e senza sforzo per ora, quindi "cel'ho".
Poi dovreste procurarvi un angolo di natura, va bene anche un prato verde. Per me, forse ho spoilerato troppo prima, funziona meglio la spiaggia.
Infine dell'ombra: mi raccomando, è fondamentale.

Il sonnellino estivo così può compiersi; quel riposo universale concesso ai borghesi e ai nuovi poveri, alla classe dirigente e ai campioni olimpici, alle influencer e ai salvatori di anime. 

Aspettiamo insieme l'estate 2022, copertina alla mano.

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