venerdì 11 marzo 2011

All'inizio era un elenco

Un post che otrebbe essere usato come esercizio base per creare personaggi. L'elenco delle qualità, delle mancanze, dei fastidi di ogni persona. Per iniziare, per farla semplice, cominciamo dai miei. Cinque punti per delineare un carattere.

1. Non mi piace essere chiamata 'amore' da chiunquesia. Oltre che essere di indubbio gusto chiamarsi tutti amore, mi infastidisce la confidenza non concessa che estranei (o conoscenti) pensano gli sia stata accordata da un 'silenzio assenso' neppure lontanamente preventivato.
2. Mi annoio molto quando si parla del tempo. Se c'è il sole, lo vedo. Idem per la pioggia, i temporali, le nuvole, la nebbia. Capisco la domanda rompighiaccio, quella da ascensore o primo mattino in ufficio. Svengo dopo un quarto d'ora di batti e ribatti sul caldo improvviso di febbraio, ad esempio.
3. Non voglio allargare le mie relazioni pubbliche. Non cerco amici. Non che non ne voglia, ovvio. Sto solo dicendo che c'è differenza tra l'allisciamento da public relation e la vita di tutti i giorni. In cui, per mettere i puntini sulle i: non sorrido 24/7, non accordo la stessa attenzione a tutti, non perdo tempo con la massa di gente delle feste se ho un amico fidato e debosciato con cui starmene a ballare al centro della pista.
4. Non credo nella quantità. Ho eliminato molti amici fb non per antipatia, ma perché non saprei come gestirli. Chi voglio sia presente, chi scelgo (e da cui, ça va sans dire, vengo scelta) lo tengo stretto, lo pedino, lo osservo in silenzio, lo amo.
5. Ultimo punto. Sembro scema. Ma non lo sono mai stata. Ecco come mi difendo da chi so non fa per me quindi: rido in continuazone, schiamazzo, dico cose stupide. Solitamente chi si ferma qui, al sorriso ebete e alle puime di struzzo, è lontano anni luce da chi sono. Farsi capire, cercare le parole e spiegare rappresenta una perdita di tempo comprovata sul campo. Continuare a sorridere, in questi casi, è la via d'uscita.

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