domenica 23 ottobre 2011

BERLINO

Descrizione en plein air.
Di un luogo che ho visto, e che voi umani potete non solo immaginare, ma anche visitare.
Enjoy this lazy Sunday Afternoon, my Fellaws.

Deve essere innanzitutto inverno. Richiamate a voi la sensazione della lama sottile del taglierino che picchietta il vostro nasino, la vostre guance, le vostre palpebre. Milioni di spilli della nonna, tutti sul vostro viso, esposto alle intemperie, e ai baci camminando per strada.

Indossate una giacca a vento molto pesante, piume d'oca imbottiscono un tessuto antipioggia, in grado di respingere il più nobile dei fiocchi di neve. Poca poesia, molto spirito di sopravvivenza. Ai piedi stivali di gomma, doppie calze collant, guanti e sciarpa ça va sans dire, berretta e cappuccio per i più deboli fra voi.

Così siete pronti, e potete imboccare l'uscita della metro.
A questo punto cercate di aprire l'umbrella/ella/ella, ma non pensate di certo a  Rhianna.
Davanti a voi, in questo tardo pomeriggio di febbraio, il cielo grigio topo, la strada bianco ghiaccio, il silenzio inaspettato. Non c'è nessuno, se per nessuno intendiamo qualche macchina random, e pochi passanti lontani.

Rimanete attenti, non distraetevi, perché lo stupore si raggiuge solo attraverso l'osservazione.
Avete molto freddo, siete un po' stanchi per il viaggio da Orio al Serio, ma l'eccitazione scorre veloce anche sotto zero.

Lo spettacolo vi coglie impreparati, e comprendete qui ed ora come il Romanticismo sia una cosa seria. Distante dai cioccolatini Perugina; vicinissimo allo spirito dei nobili, alle passioni che non sono solamente amorose, al pensiero che si fa letteratura.

La Porta di Brandeburgo, il viale Unter den Linden, e ovviamente il gelo. Non dimenticate il gelo, è fondamentale. Avete voglia di un caffè bollente, di un dolce alle mele, di una coperta di lana grezza, di un calorifero infiammato. Il ticchettio che sentite, è il battere incontrollato dei vostri denti.

Ma guardate davanti a voi, muti, fate wow con la bocca.
Non state soffrendo. All'inizio del lungo weekend, le mail qui non vi raggiungono, e siete stranamente ibernati e felici. A volte le sensazioni si accoppiano in modo strano, pensate, e inclinate la testolina come un bimbo accarezzato dopo una buona azione. Siete docili e sereni, non vi manca nulla.
Siete finalmente il cervo, e non il cacciatore.

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