lunedì 24 novembre 2014

#1 Contest Tale! And the winners are

Ciao lettori

Il contest su fb ha due vincitori, nonché unici competitors eheh. Anyway, ecco una storia scritta per due innamorati, entrambi miei amici, che per l'occasione vestono i panni di Beyoncé e Paul Banks.

Il sottofondo sarebbe un po' di QUESTO, un po'  di QUESTO, un po' di  QUEST'ALTRO e un po' di QUESTO ANCHE

Scatenatevi, e come sempre Enjoy 


Alcuni giorni mi sveglio e sono Beyoncé; davvero, non scherzo, cosa ridete? Il bootylicious che mi ritrovo ondeggia da solo e a quel punto non c'è molto da fare, se non assecondarlo. Dal fruttivendolo do un po' nell'occhio in effetti, col parruccone ricciolone e gli anelli d'oro zecchino alle dita, e il parroco stenta a riconoscermi quando lo saluto dall'altro lato della strada. Ma è la mia indole, il mio istinto, la mia natura, ed è impossibile azzittire la blackmama soul che mi ssshakera sotto il seno florido, quando mi ritrovo a cantare con la spazzola per i capelli tra le mani. Alle 7.30 del mattino, tanto per dire.

Fortunatamente ho una famiglia che mi vuole bene a prescindere dalla lunghezza dei miei hot pants, in primis il mio amore, anche lui un tipino very special.
Paul canta, e suona, e scrive i testi, e poi canta e suona ancora: ci vuole pazienza quando è ispirato e attacca l'ampli, e la cena lentamente si scuoce. Ma il suo timbro di voce mi accartoccia ancora l'intestino, dopo tutti questi anni; è lui il frontman delle mie serate segrete al terzo piano del nostro palazzo in centro.

Anche se non lo direste, Paul ed io siamo due anime affiatate, in virtù delle qualità che ci accomunano sotto questo cielo così mortale e così modesto.
Siamo intelligenti, attenti, pensiamo con le nostre teste, articoliamo concetti chiari, rivediamo i nostri punti di vista, coltiviamo i nostri dubbi, e ci amiamo ovviamente.
Non siamo radical (figuriamoci chic), e ci contraddistingue una sensibilità estetica che #scusatemela. Ricordo un matrimonio a cui prendemmo parte, anni fa ormai, e ricordo ancor meglio le facce degli altri invitati al nostro arrivo: boom-boom-bomba!

Col tempo è capitato avessimo anche voglia di fare un figlio, e di sposarci. Così l'abbiamo fatto: sia il pargolo, che l'unione delle nostre vite. La creatura che ho messo al mondo e che Paul ha stretto, per primo, tra le braccia, ha molto da imparare negli anni che l'aspettano: spartiti, libri, nomi di animali e di tinture per capelli, non necessariamente in quest'ordine. L'amiamo moltissimo, e si vede, poiché non lo nascondiamo mai, soprattutto a lei.

La sera ci alterniamo di fronte alla culla, e facciamo a gara per le ninne nanne e i giochi di fine giornata, mentre la vicina non ha ancora scelto se lamentarsi più quando Paul strimpella con la chitarra acustica le note di una vecchia hit, o quando io mi agito sul letto con l'ultimo singolo di M.I.A.
Poverina, la vicina dico, poverina. Se solo bussasse alla porta, la faremmo accomodare e partecipare: amiamo le feste, anche quelle improvvisate e con gli anziani che bevono camomilla sulla sedia a dondolo; chiunque, se stimolato correttamente, può sciogliersi un po'.
A questo proposito, se siete in Italia, ci vediamo attorno gennaio: Paul sarà in tour con la band e mi sa che una capatina la farò pure io, chissà che ci scappi la sorpresa sul palco. Insieme facciamo invidia al mondo; valiamo il prezzo del biglietto, della prevendita e delle commissioni di servizio che, non vorrei alzare un polverone, ma hanno un prezzo esagerato. Come le zucchine del mio fruttivendolo.

Love (on Top),
yours Bey

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