mercoledì 5 novembre 2014

Una coperta per Vivienne (We love to celebrate for no reason)

Ciao lettori

La Babyboom cammina a tre zampe, ma ha intuito come funziona il moon-walking. 
Le ho comprato un paio di ginocchiere, affinché i parenti non pensino la stia educando con la mazza dei Nets.

Viv va a nanna su una canzone che le canto spesso, enjoy my private ballerina.


All'asilo le maestre di Vivienne mi chiedono gentilissime se mi sia ripresa, perché non mi hanno vista per un po'. Si augurano la mia salute capricciosa si sia data una calmata, e che l'aria fresca di montagna sia stata un toccasana per il mio fisico. Chissà a cosa si riferiscono queste squinternate, chissà.
Le altre mamme, le donne che non scappano abbandonando creme parabens-free per i culi dei loro figli, mi domandano se in Cile tirasse molto vento, questa estate. Chiedo delucidazioni al mio compagno, il quale si è fatto prendere la mano con le giustificazioni inventate.
Il Cile!? Il Cile!?!? Davvero dai... Il Cile!?!?!? 'Scusa, ma sarebbe stato troppo facile altrimenti. Un po' devi faticare'.
Al mattino ora, accomiatandomi dalle altre madri, è un susseguirsi di 'Hola Chiquita, Hasta la Victoria!'; forse dovrei applicarmi, e ampliare il lessico spagnolo.

Parentesi andina a parte, la fatica di questo periodo sta tutta nella ricerca di una coperta per il letto di Vivienne. E' un bel letto, ed è il centro delle sue giornate al momento: le piace sedercisi come una dama di inizio Novecento, e ascoltarmi mentre le spiego i fatti della vita, oppure rotolarcisi con il gatto della vicina che entra ogni tanto dalla finestra, e ovviamente perdere il contegno e farsi solleticare l'impossibile dopo il bagno caldo. La topina di casa se la gode.

Ho deciso di riscaldarle l'autunno regalandole qualcosa che sia solo suo, e che possa riusare nel tempo, anche fra trent'anni, e le inneschi una girandola di ricordi, più o meno felici, ma vivi e profumati e colorati e parlanti nella sua crapina.
Dalla possibile lista ho eliminato i pastelli di cera, i libri di gomma per i bambini sotto i 12 mesi, il booklet dell'ultimo cd degli Arcade Fire, i mestoli della cucina e gli elenchi ingialliti della SIP, che teniamo incolonnati all'ingresso, perché ci piace curiosare i cognomi delle città italiane. Sono tutte cose per cui esce pazza, e che Vivi usa quotidianamente, ma troppo legate alla sua vita da unenne.
In mente invece ho qualcosa che non sia un gioco, ma un oggetto trasportabile, lavabile, e che non sia commestibile, altrimenti ciao banda!, la babytopa ha una fame da lupacchiotta, e non si tiene di fronte a niente e nessuno.

Dopo un'attenta pensata, ho trovato il regalo che cercavo, e l'ho ordinato online.
Stasera, dopo averla fatta roteare tra le mie braccia con questa in sottofondo 'Real Hero' live performed by Electric Youth, infischiandocene del  vicino brontolone per il rumore dello stereo, l'ho messa a letto sotto strati molteplici di piume e una mooorbida sciarpa di lana e seta, che sembra fatta apposta per il suo lettino da Ghetto Queen.

Sperò diventerà il suo vessillo, che, un giorno lontanissimo in una galassia ancora inesplorata da Yankees e Russi, svetterà in cima alla sua navicella spaziale.

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