mercoledì 26 gennaio 2011

If Noel Gallagher was in front of my door

Potendo scegliere, sceglierei lui.
Per un solo unico motivo, che surclassa ogni altra ragionevole ragione, e direi 'I WANT YOU'.

La sua voce.
Triste e malinconica come solo la brughiera inglese. Avete mai attraversato, che ne so, la campagna dello Yorkshire? Con la puzza di concime naturale, le colline molli che si alternano e il cielo d'Inghilterra che vi minaccia. Oppure l'Oceano nella contea del Devon, con lunghi moli e cittadine un po' tutte uguali che in estate diventano parchi giochi per carovane di giovani europei in vacanza studio. Dove non c'è sabbia, in spiaggia, ma sassolini fastidiosi quando uscite dall'acqua dopo il bagno in piena notte. E onde antipatiche, e bagnanti pallidissimi, magari vestiti, agli antipodi dalla ridente riviera italiana.

Noel potrebbe cantarmi persino l'ultimo bellissimo romanzo di Alfonso Luigi Marra, volendo. Io in piedi davanti alla porta, pronta ad uscire, con giacca e stivali, di fretta, e umore sverso. E lui mi fermerebbe sull'uscio. Scusa, ma ti voglio cantare una canzone. Momento di suspence. Scusa, ma non credo di voler essere la protagonista di un film di Moccia. Noel non indietreggerebbe davanti all'acidità italica, e intonerebbe senza pietà *Strawberry Fields Forever*. Impavido, sceglierebbe i Beatles. Un guerriero timido, abbracciando la sola chitarra, non ascolterebbe le critiche di chi, panzone e poco coraggioso, dichiarerebbe 'Ma dove vai, piccoletto di Manchester? Lascia perdere i classici, lascia.'

Let me take you down, 'cause I'm going to Strawberry Fields.
Nothing is real and nothing to get hung about.
Strawberry Fields forever.

Colpita sotto la cintola, alzo la paletta 'evidente scorrettezza nella danza dell'amore'. Mi accuccerei per terra, con la porta aperta, la guance tra le mani, sfregandomi le gote rosse, pensierosa. Attenta Maddalena, non esistono più i menestrelli di una volta.

Living is easy with eyes closed, misunderstanding all you see.
It's getting hard to be someone but it all works out.
It doesn't matter much to me.

Buono Noel, stai buono. Non dire cose che non pensi.
Ma la sensazione sarebbe innescata. La voce da croccantino glassato, che si spezza e spezza e rispezza. In bocca, sottili schegge di piacere. Pungenti e deliziose, si scioglierebbero come le caramelle da succhiare.
Allora non mi resterebbe che leccarmi le labbra, mordicchiare le unghie, ciucciarmi il calzino.
Always know sometimes think it's me, but you know I know and it's a dream.
I think I know of thee, ah yes, but it's all wrong.
That is I think I disagree.

Con i giochini di parole sei bravo, eh!? Un leggerissimo mal di testa, dal collo un dolore cervicale, a salire fino al lobo frontale destro. Pulsante, intermittente. E' il mio corpo che reagisce, penserei. Troppe parole, troppa delicatezza, troppa ruggine che cade, troppe ruote che riprendono a girare tutte assieme. Un'esplosione di cashmire, e non saprei né come né dove ripararmi a questo punto.

Let me take you down, 'cause I'm going to Strawberry Fields.
Nothing is real and nothing to get hung about.
Strawberry Fields forever.
Strawberry Fields forever.
Strawberry Fields forever.


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