sabato 29 gennaio 2011

Non leggo i giornali. Sono i giornali che leggono me.

Il titolo di questo post potrebbe suonarvi poco comprensibile. E' liberamente ispirato ad una battuta di un film, Tropic Thunder (2008) di Ben Stiller. Ed è l'espressione che sintetizza l'aggressione cui sono sottoposta. Buona lettura (e se volete ridere un po', guardatevi il film. Demeziale fino alle lacrime).

Evito scurrilità da quando anche a Porta a Porta, su larepubblica.it e nei tiggì tutti fanno lo spelling, sillabando al meglio delle proprie possibilità vocali, prendendo fiato e stando ben dritti con la schiena, le seguenti parole.
Puttana. 
Puttanate
Sputtanamento.
Puttaniere.
Coglione.
Coglioni.
Merda.
Stronzate.
Culo.
Cazzo.
Cazzate.
Cazzone.

Sono irritata. Mi gratto, e, avendo la cute sensibile, mi riempio di chiazze rosse. Come la Pimpa. Vi sembra giusto? Vi sembra corretto che debba pagare io, letteralmente sulla mia pelle, il generale bunga-bungamento linguistico in cui suini vecchi e nuovi si rotolano senza pensieri se non quello di mangiare e bere fino a che ce n'è?

Eviterei tale supplizio. Soprattutto perché dover saltare piè pari le prime dieci pagine del quotidiano, scrollare il sito internet del caso fino alla sezione 'animali e curiosità dal mondo' e mettere il muto ai primi 15 minuti del tg3 sta diventando una pratica fastidiosa. E' un disservizio evidente, penso. Coloro i quali mi costringono a leziose lezioni di politica, malaffare, morale ed etica applicata, dovrebbero provare a fare il loro mestiere con 1200 euro netti al mese. Si trastullerebbero ancora con filmati, filmati di filmati, arringhe, dibattiti, opinion talk show, tribune, sondaggi ed interviste dalle domande davvero ma davvero ma davvero cattivissime e geniali (roba da Premio Pulitzer)?
Forse sì. Ma avrebbero anche loro rughe profonde, occhiaie violacee, colorito verde militare, capelli in caduta libera, ripetuti acciacchi alle ossa. Poiché le preoccupazioni incrociate di mutui da pagare, bollette da coprire, vacanze low cost da acchiappare, parcheggio da trovare e sconti da scovare, ne sono certa, attanaglierebbero i loro sonni, riunioni e vite sociali. Con il risultato di togliere veemenza, vigore, slancio e passione alle loro trasmissioni, ai loro scritti e alle loro opinioni così tristemente fuori sincrono rispetto la deriva italiana.

Aspettando che accada l'impossibile, applico il buonsenso ed elimino turpiloqui, volgarità e gergo scurrile dalle mie conversazioni. Lasciando che i matusa e le firme autorevoli regrediscano allo stato brado della lingua italiana. Poiché il karma esiste, tutto alla fine (ma anche prima) torna, la matematica non mente, e i buffoni di corte muoiono soffocati nei loro stessi escrementi. Invocando l'applauso del pubblico pagante, che spero segua ora il mio consiglio. Soggetto + verbo + complemento. Tutto il resto, è il resto appunto. Liberatevene.

2 commenti:

  1. "torpiloqui", "supplizio" e "scurrilità" sono anche queste parolacce?!? ahahah :) Brava Madda!
    SaraColnaghi

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  2. grazie mille sara.
    torna a leggermi, e commenta sempre.

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