giovedì 27 settembre 2012

Dovreste leggere i classici, senza citarli a memoria all'ape però. Il contesto è importante.

Ciao lettori.
Enjoy.



Io ricordo immagini, poi associo le immagini ai ricordi, e poi...
Lo fanno tutti questo, non sei niente di che.
Ma cosa c'entra!? 
Non lo so, hai iniziato tu, commentavo. Ahhh ma forse stavi parlando con il tuo amico immaginario!
Mmm (onomatopeico)
Ah no guarda, sbollisci velocemente e possibilmente in silenzio che tra poco esco. 
Non ti rispondo.
L'hai appena fatto. Comunque ok, finite le ostilità.
Ma cazzo, volevo dire una cosa bella e mi hai rovinato l'incipit. Appproposito sai cos'è un incipit?
No. Spiegamelo tu che sai tutto eccetto il significato della locuzione 'essere maturi'.
Ma sti grandissimi cazzi. Ma ciao. Ma esci pure va.
E poi posso non tornare mai più?
Vuoi non tornare mai più? Non tornare mai più.
Stai litigando con il tuo amico immaginario adesso?
Mmm (onomatopea furens)
Il tuo amico immaginario è stato maleducato? Ma dai, ma non lo sa che hai un carattere di merda e che non stai allo scherzo se non è giornata e che poi produci solo suoni identificabili con muggiti di vacche alpine!? Ma che amico c'hai!?
Non farlo eh... Guarda che prendo fuoco.
Ok senti, mi sto preoccupando. Oltre all'amico Image, c'è anche l'Uomo Torcia qui in giro? Cioè, è un'ammucchiata? Quanti siamo?
Ma non stavi uscendo per sempre senza tornare mai più?
E tu non stai sorridendo, vero? Ciao, torno per cena basta che cucini.


Nota del narratore* Alle volte vorrei essere un grande autore russo, cogliere l'essenza delle vite degli altri, ridarvi il senso dei vostri sentimenti, spalmare l'eternità in ogni momento. Poi non ce la faccio. Ma se vi capitasse di sostenere un dialogo così, comunque, fatemelo sapere. Fëdor Michajlovič Dostoevskij non ti temo.







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